Storia
Open è un progetto innovativo nato ed elaborato da Teo Musso “per dare una scossa forte al mondo delle birre artigianali italiane. Open, come open source, e si basa sulla condivisione” (cit. “Baladin. La Birra artigianale è tutta colpa di Teo”, Feltrinelli).
Nasce tutto da una birra dal nome Open che, nel 2008, si propone con la prima birra italiana open source la cui ricetta - dimensionata per una produzione da homebrewer - è stata pubblicata per tutti sul web. L’obiettivo era quello di condividere una ricetta che creasse interesse e che aiutasse a diffondere l’idea della birra artigianale italiana. Sul concetto di Open sono, in seguito, nati dei locali dedicati alla diffusione della cultura della birra artigianale italiana a Roma, Torino e Cuneo, proponendo un’ampissima scelta di birre alla spina e birre in bottiglia selezionate accuratamente.
Le nostre ricette
La birra è per tutti: è così che nasce l'idea di Open, un progetto per la diffusione della buona birra artigianale italiana. Abbiamo deciso di pubblicare le ricette della nostra linea Open per offrire a tutti gli homebrewer l'occasione di riprodurle a casa propria. Scopri tutti gli ingredienti e l'attrezzatura necessaria per metterti all'opera!
Inviaci la tua ricetta!
Open è un cantiere in continua evoluzione. A noi piacerebbe che diventasse un modo di tenerci in contatto con i tanti homebrewer di tutto il mondo per conoscerli e approfondire le loro esperienze, scoprire le spezie tipiche di un certo paese, un nuovo malto mai usato prima... insomma, per crescere e migliorare insieme.
Per fare questo vi invitiamo a mandarci le vostre ricette partendo dalla ricetta base della Open. I nostri mastri birrai - Palli e Teo - le analizzeranno, qualcuna verrà riprodotta in un impianto da homebrewer e chissà, magari una delle vostre produzioni un giorno potrebbe diventare una nuova Open Baladin!
Se così sarà, vi inviteremo a prepararla con noi nel nostro birrificio e ne produrremo un quantitativo da distribuire alla spina nei nostri locali diverse bottiglie con un’etichetta dedicata con evidenziato il nome di chi ha contribuito a creare la ricetta. Che ne dite?
