“La birra fa ingrassare”? La risposta a questa domanda, considerando l’opinione comune, appare ovvia. Stupisce quindi scoprire che la birra fa in realtà parte degli alcolici che non fanno ingrassare!
Infatti, nell’immaginario comune bere birra fa ingrassare. Probabilmente deve averci condizionati l’immagine di Homer Simpson, che da trent’anni a questa parte se ne sta seduto su un divano con la lattina di Duff alla mano e la pancia da birra all’aria.
Un falso mito, avallato forse dalla sensazione di gonfiore prodotto dalla carbonazione, cioè dall’anidride carbonica, o forse dalla presenza del malto (e quindi dei carboidrati) nella nostra bevanda preferita.
Peraltro, questo gonfiore è facilmente evitabile. Come? Grazie ad un servizio della birra ineccepibile. Spillando la birra nel modo corretto, infatti, è possibile darle il giusto cappello di schiuma ed eliminare l’anidride carbonica in eccesso.
Per stabilire una volta per tutte se la bevanda di Cerere faccia ingrassare o no, e soprattutto quanto, dovremmo considerare come valore fondamentale la quantità di alcol che contiene, principale veicolo di calorie nella birra. Un grammo di alcool contiene 7,1 calorie: tante, se consideriamo che i grassi ne contengono 9 al grammo e i carboidrati all’incirca 4.
Nello specifico, durante l’assunzione degli alcolici il corpo sospende il metabolismo dei grassi, facendo passare l’alcol in primo piano e causando un accumulo lipidico momentaneo.
Sembra chiaro, dunque, che non possono esistere alcolici che non fanno ingrassare. Ma si dà il caso che la birra sia, mediamente, una bevanda poco alcolica e, dunque, meno calorica e carica di zuccheri rispetto ad altre.
Non è necessario azzardare un confronto con liquori e whisky che, per la cronaca, contengono 238 calorie ogni 100 grammi. Possiamo piuttosto rispondere, senza timore di essere smentiti, a una domanda molto comune: fa ingrassare più il vino o la birra?
Pertanto la risposta è chiara: il vino, certamente!
Quali birre fanno più ingrassare? Proviamo a rispondere a questa domanda:
Insomma, sostenere che la birra gonfia la pancia è quantomeno riduttivo: se vogliamo stare attenti alla linea non dovrebbe essere il gas contenuto nella birra a spaventarci, ma il grado alcolico e il livello di zuccheri residui contenuti in essa a orientare le nostre scelte.
La domanda da porci non è quanto fa ingrassare la birra, bensì “quanto fa ingrassare quella birra”.
Idealmente, pensate che una pinta di pils equivalga a un pacchetto di cracker, immaginatevi una birra trappista, con i suoi bei malti caramellati, come un piatto di pastasciutta, e considerate un Barley Wine come se fosse un cioccolatino. Le birre meno caloriche sono in genere le lager, a bassa fermentazione.
Stiamo pur sempre parlando della bevanda alcolica che associa il più basso contenuto di alcol al più elevato contenuto di acqua (circa il 93%). Certamente diuretica, la birra andrebbe più spesso considerata per il potassio e i sali minerali che contiene, specialmente in virtù dell’acqua che è stata utilizzata per la sua produzione, che varia di molto in base alla fonte d’origine. Inoltre, il suo basso apporto di zuccheri la rende meno pericolosa per chi soffre di diabete o un giorno potrebbe soffrirne.
Lungi da noi sostenere che la birra sia la migliore amica della dieta, ma non la ostacola di certo più di un qualsiasi fuoripasto (o contorno) piacevole. Infatti, se non esistono alcolici che non fanno ingrassare, la birra ha comunque un contenuto calorico ridotto rispetto ad altre bevande.
Il migliore consiglio, se la si vuole bere abitualmente, godendone senza rimorsi, è conoscerla. In altre parole, essere consapevoli delle calorie che contiene, in base alle diverse tipologie a nostra disposizione, e imparare ad associarla alle nostre abitudini quotidiane, con le dovute accortezze.
A questo punto dovremmo aver risolto tutti i dubbi a riguardo: con la consapevolezza che esagerare nel consumarla non ci farà certo dimagrire (si tratta pur sempre di alcol) e che l’immagine dell’uomo nordico panciuto con la pinta in mano è soltanto un’icona desueta. Un mito come Obelix, che fa simpatia.