La birra, tra le bevande alcoliche, è una delle più conviviali e probabilmente quella che più di tutte ha un legame con l’idea di festa e di celebrazione. Il sito archeologico di Göbekli Tepe, in Turchia, così come altri ritrovamenti più recenti, parrebbe confermare l’idea che i nostri antenati da migliaia di anni abbiano l’abitudine di ritrovarsi per festeggiare bevendo birra.
Tra le versioni moderne di questi antichi riti la più famosa è l’Oktoberfest che si svolge a Monaco di Baviera ogni anno dal penultimo fine settimana di settembre al primo di ottobre. Una festa enorme che porta nella capitale bavarese circa 6 milioni di visitatori che in 16 giorni consumano quasi 76.000 ettolitri di birra. L’oktoberfest è organizzato in un grande prato conosciuto come Theresienwiese che si può dire sia cresciuto anno dopo anno insieme al rito che ospitava.
L’Oktoberfest, nasce nel 1810, in occasione del matrimonio tra il principe ereditario Ludwig e la principessa Therese, una celebrazione che durò diversi giorni e che si concluse con una gara di cavalli organizzata sul prato che oggi ospita i tendoni dell’Oktoberfest e alla quale parteciparono circa 40.000 spettatori ai quali i novelli sposi offrirono birra e salsicce in quantità. Da quell’anno, pur non essendo nelle intenzioni di chi aveva dato il via a questa celebrazione, diverse migliaia di persone presero l’abitudine di trovarsi a ricordare quella grande festa, mangiando e bevendo, proprio nei giorni a cavallo tra settembre e ottobre.
L’Oktoberfest crebbe velocemente e velocemente sviluppò le caratteristiche che conosciamo ancora oggi. Nel 1850, per esempio, vennero per la prima volta installate delle giostre che sono oggi tra le principali attrazioni del festival. L’Oktoberfest, a differenza di altri festival birrari, non è pensato per raccontare la grande varietà birraria ma è diventato negli anni la celebrazione di una delle più importanti culture birrarie del mondo. Al festival possono partecipare esclusivamente i sei birrifici storici della città di Monaco che servono una sola birra, una marzen, brassata appositamente per questa occasione.
Lo stile birrario servito non è casuale: le marzen, infatti, erano birre tradizionalmente prodotte in marzo, che fino quando non è esistita la refrigerazione segnava la fine della stagione produttiva, per essere poi consumate dopo l’estate, in concomitanza con le prime cotte.
Per quanto l’Oktoberfest sia importante non è l’unica celebrazione che mette al centro la birra. Anzi. Se ci spostiamo nelle isole britanniche, per esempio, troviamo un altro importantissimo momento legato alla birra.
II giorno di San Patrizio patrono d’Irlanda, il 17 marzo, non è un festival birrario, ma non si esagera se si afferma che sia anche il giorno più importante per la celebrazione delle stout e più in generale della birra irlandese.
La festa celebra l’arrivo del cristianesimo in Irlanda, Paese che ebbe un ruolo fondamentale per la diffusione della birra all’interno della chiesa cristiano-cattolica che a lungo ne aveva vietato il consumo ritenendola troppo vicina ai riti pagani, ma che dovette cambiare strategia con il popolo irlandese che aveva con la birra un legame troppo profondo e antico per essere abbandonato in favore del vino. La festa di San Patrizio oltre che a Dublino e nelle altre città d’Irlanda è oggi celebrata in tutto il mondo soprattutto attraverso brindisi a base di stout.
Piccolo per dimensioni, ma certamente molto noto tra gli appassionati è il festival che si tiene ogni anno a Itterbeek, vicino a Dilbeek, nel Pajottenland, in Belgio: De nacht van grote dorst, un nome piuttosto evocativo che tradotto significa “la notte della grande sete”. La manifestazione è dedicata al lambic e alle altre fermentazioni spontanee tipiche di questo territorio.
Sono almeno altri due i festival belgi che vanno ricordati: uno è lo Zythos Beer Festival, la più grande manifestazione dedicata alla birra belga, un tempo organizzata nella splendida città di Leuven e dal 2023 trasferitasi a Kortrijk città che ospita anche un altro piccolo, ma significativo festival, organizzato dal birrificio ‘T Verzet’ e totalmente dedicato alle Oud Bruin, uno degli stili più fortemente legati alla storia della birra fiamminga.
Se poi si parla di festival birrari non si possono non citare Il Great British Beer Festival che ogni anno si svolge a Londra nel mese di agosto e il Great American Beer Festival. Il primo è organizzato dal Camra (Campaing for Real Ale), l'associazione che negli anni ‘70 si impegnò prima e più di tutte le altre per dare un nuovo slancio alle birre tradizionali britanniche, la cui vita era messa in seria difficoltà dalla presenza sempre più significativa delle lager industriali. Il secondo è, invece, organizzato dalla Brewers Association, l’associazione di categoria dei produttori craft americani, che ogni anno si radunano per far assaggiare le loro birre e per discutere dell’andamento del proprio settore.
Anche l’Italia ha i suoi festival. Probabilmente il più noto, anche a livello internazionale, è Eurhop, l’evento romano organizzato da Manuele Colonna del Ma che siete venuti a fa’. Negli anni si è ritagliato uno ruolo centrale ed è un appuntamento irrinunciabile per tutti coloro che vogliano capire lo stato di salute della birra italiana e non solo.
Tra gli appuntamenti storici, invece, merita di essere segnalato il Villaggio della birra, festival che si svolge in Toscana e che è uno dei principali momenti dedicati alla birra belga in Italia, anche se nelle ultime edizioni i Paesi coinvolti sono stati decisamente di più.
© Copyright 2025 Baladin -
Pagamenti sicuri -
Condizioni di vendita -
Condizioni di spedizione -
Privacy Policy -
Cookie Policy
- Disclaimer - Selezione Baladin SRL P.IVA 02947730046