Degustiamo insieme Baladin Nöel Orange e Cacao

Amate il cioccolato fino in fondo, senza complessi né falsa vergogna perché, ricordate: senza un pizzico di follia non esiste uomo giudizioso.
(François de La Rochefoucault)

Il mondo birrario artigianale ha visto negli ultimi anni una crescita esponenziale di ricette brassicole in cui la dose di follia impiegata è ben superiore a un pizzico. A partire dal Nord Europa e dagli Stati Uniti si è infatti affermato il trend delle cosiddette pastry, ovvero birre scure, forti e corpose che vedono il massiccio utilizzo di ingredienti tradizionalmente impiegati nella pasticceria quali vaniglia, cioccolato, caramello salato, burro di arachidi, sciroppo d'acero, fave di tonka…

Quando la follia non è tenuta a freno dal giudizio, però, il rischio è di ritrovarsi nel bicchiere una birra totalmente soverchiata da un’eccessiva dose di ingredienti aggiuntivi e, di conseguenza, difficile da bere fino a giungere alla stucchevolezza.

Le birre da fine pasto in casa Baladin

I birrai italiani si sono sempre distinti e affermati grazie alla loro capacità di equilibrare e bilanciare a dovere la ricette, creando prodotti eleganti e di agevole fruizione: ciò è puntualmente avvenuto sia con le birre molto luppolate sia con quelle alla frutta e sour e sta accadendo anche ora con gli esemplari nostrani di pastry.

Baladin ha, fin dagli albori, concesso un posto di riguardo nella propria gamma a birre da fine pasto o da conservazione: calde, avvolgenti e ricche di sfumature aromatiche da scoprire attraverso una bevuta lenta, a piccoli sorsi, sfruttando anche la maggiore apertura donata dall'innalzamento della temperatura nel bicchiere che è solitamente nemica delle birre “ordinarie”. 

Tra le referenze di questo tipologia un posto speciale lo merita Nöel, la birra di Natale lanciata dalla casa di Piozzo nel 1998 e che è stata da subito baciata da un successo tanto clamoroso da divenire un prodotto a disponibilità annuale con il nome speculare di Leön. Natale non è però tale senza una sorpresa e così ogni anno Baladin propone una diversa versione della Nöel impreziosita da uno o più ingredienti speciali.

Nöel Orange & Cacao, la sorpresa del 2023

Per il 2023 la scelta è caduta su una coppia talmente affiatata da essere un classico intramontabile della tradizione dolciaria ad ogni latitudine: cioccolato e arancia. Come vengono impiegati in una birra? Nel caso di Nöel Orange & Cacao, la scelta è caduta su bucce di fave di cacao e scorze di arancia dolce aggiunte alla fine della bollitura del mosto.

Dopo aver rimosso lo strato di ceralacca che la protegge ed estratto il tappo in sughero, Nöel Orange & Cacao va servita in un calice a tulipano o uno snifter che le permetta di sprigionare al meglio il suo ricco e variegato bouquet.

Il colore è bruno scuro e velato da una leggera opalescenza, caratteristica delle birre non filtrate, la schiuma è di colore cappuccino, molto fine e compatta e discretamente abbondante.

Scopriamo gusti e profumi di Nöel Orange & Cacao

Fin dal primo impatto olfattivo, il bicchiere ci racconta di caldi profumi invernali e natalizi.

Mallo di noce, carruba e caramello brunito sono la prima suggestione seguiti da un tocco pungente di liquore nocino e, in seguito, da ancora più intensi sentori di fava di cacao, fico molto maturo, prugna essiccata e pera kaiser passata al forno e spolverata di cacao. Una nota, che, lasciando scaldare qualche minuto la birra nel bicchiere, evolve in un ricordo di banana split e liquirizia gommosa. A fungere da armonico contrappunto troviamo un pizzico di cannella e pennellate più fresche di arancia, coriandolo e pure pepe bianco, che giunge in seconda battuta.

Il sorso rivela una carbonazione sottile e decisamente vivace e un corpo rotondo ma senza viscosità. L'attacco dolce regala una presenza della liquirizia morbida, ben più intensa che al naso accanto a caramello brunito, fico secco e praline di cioccolato al caramello. A bilanciare la dolcezza provvedono una percepibile nota sapida, un pizzico di cannella e una punta pepata che emergono a medio palato, seguite da un finale caldo e delicatamente amaro all'insegna del cacao e della liquirizia in bastoncino, che lascia un lungo retrolfatto tostato, da caffè americano, accompagnato da un ritorno del caramello.

La si può immaginare in compagnia di una crostata di pere e cioccolato, una torta caprese, un pandolce genovese, un cioccolato fondente 70%, ma anche a formaggi erborinati piccanti o a una succulenta carbonade flamande.

 

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