Birre particolari per ogni esigenza

Bere birra è un piacere, siamo tutti d’accordo. Eppure può non esserlo per chiunque, o comunque non sempre. Anche chi ama consumare la nostra bevanda, infatti, può trovarsi in una situazione, permanente o temporanea, per cui la sua assunzione comporta dei problemi.

Pensiamo a chi soffre di intolleranze (quella al glutine è la più comune in questo caso, ma non l’unica) o a chi è costretto ad assumere farmaci, o ancora alle donne in stato di gravidanza. Ma più banalmente consumare birra può essere vietato o sconsigliato, come per chi è alla guida o si trova sul posto di lavoro

O ancora alla base delle diffidenza ci possono essere scelte alimentari personali. Tuttavia il mondo della birra è così variegato che, come vedremo, esistono prodotti che soddisfano praticamente ogni esigenza.

 

Birre senza glutine

L’intolleranza al glutine è un limite importante all’assunzione di birra, ma fortunatamente negli ultimi anni anche nel settore brassicolo si sono moltiplicati i prodotti per celiaci. Le birre appartenenti a questa famiglia si dividono in due categorie: quelle gluten free (inferiore o uguale a 20 ppm) e quelle a basso contenuto di glutine (sotto i 100 ppm che sono considerati la soglia minima per chi è intollerante).

Per produrle il mastrobirraio adotta soluzioni che tendono a ridurre drasticamente la presenza di glutine, ricorrendo a enzimi specifici, malto deglutinato e/o accortezze durante il processo produttivo. Le birre dette gluten free devono essere certificate tali da un ente esterno indipendente ad ogni singola produzione.

Birre senza alcool

Il mercato delle birre analcoliche è in forte crescita in tutto il mondo, perché questi prodotti offrono diversi vantaggi. Innanzitutto sono indicate per chi non può assumere in generale alcolici, vuoi per motivi personali (gravidanza, assunzione di farmaci, ecc.), vuoi per chi si trova in situazioni in cui è vietato o sconsigliabile (lavoro, guida, ecc.). 

Le birre analcoliche permettono inoltre un approccio alla bevanda più in linea con uno stile di vita salutare e addirittura trovano spazio in mercati internazionali in cui le bevande alcoliche sono bandite.
 
L’etanolo può essere eliminato o ridotto a valle del processo produttivo, come fanno molte industrie del settore, o a monte, bloccando la fermentazione o ricorrendo a lieviti particolari. Una birra analcolica di buon livello può risultare non molto dissimile da una normale e regalare analoghe soddisfazioni.

 

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Birre senza lattosio

Un’altra intolleranza piuttosto diffusa nella popolazione mondiale è quella al lattosio, uno zucchero naturalmente presente nel latte dei mammiferi. Cosa c’entra dunque con la birra? Benché possa apparire bizzarro, alcune birre sono prodotte con lattosio

È un aspetto spesso sconosciuto ai più, ma che chi è intollerante dovrebbe sempre tenere a mente. Nella storia della bevanda esiste addirittura una tipologia che ricorre espressamente all’impiego di lattosio: è quella delle Sweet Stout (anche dette, non a caso, Milk Stout), birre scure nelle quali i birrai aggiungono lattosio per conferire dolcezza e ammorbidire le asperità dei malti scuri. 

Il lattosio è infatti un disaccaride che i lieviti faticano a metabolizzare durante la fermentazione, lasciando quindi un residuo zuccherino nel prodotto finale. In tempi più recenti il lattosio ha trovato impiego in altri due sottostli brassicoli: quello delle Milkshake IPA, birre luppolate che si ispirano all’omonima bevanda simile al frappé, e quello delle Pastry Stout, birre scure e forti che impiegano ingredienti “da pasticceria”.

Birre veg

Se per principio la tua dieta è vegetariana o vegana, sappi che esistono alcune che birre violano le tue scelte alimentari. Ad esempio per chiarificare la birra alcuni birrifici tradizionali (soprattutto britannici) ricorrono all’isinglass, una sostanza colloidale ottenuta dalle vesciche natatorie essiccate di alcuni pesci, come lo storione. 

Sul mercato sono poi presenti diverse birre che prevedono il miele tra i loro ingredienti, tanto da essere identificate spesso con l’espressione Honey Beer. Uno stile che inequivocabilmente contrario anche a chi è semplicemente vegetariano è quello delle Oyster Stout, birre scure prodotte con l’aggiunta di ostriche - proprio così! Infine vanno segnalate le birre con lattosio già menzionate precedentemente.

Altre birre particolari

Alcuni bevitori fanno richieste assurde. Sappi allora che non esistono birre senza lievito, poiché è un ingrediente imprescindibile della bevanda (senza fermentazione la birra semplicemente non esisterebbe). Allo stesso modo non esistono birre senza zucchero, sebbene siano sempre più diffuse quelle low-carb e a basso contributo calorico.

 

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