Il tiramisù è uno tra i dolci italiani più famosi al mondo. Pochi altri dessert hanno saputo ritagliarsi una fama altrettanto fortunata. I motivi sono diversi: è facile da fare, è goloso, unisce un elemento “maturo”, il caffè, a uno più fanciullesco come la crema.Proprio ispirandosi a questa preparazione è nato un dolce alla birra di altrettanto successo: il birramisù. Scopriamo di più su questa ricetta.
Prima di conoscere la ricetta del birramisù, è importante sapere quali siano le origini di uno dei dolci più amati al mondo: infatti, è interessante sapere che la storia del tiramisù è molto dibattuta e che a contendersi la ricetta originale sono la città di Treviso e i piccoli paesi friulani di Pieris di San Canzian e di Tolmezzo.
Quale che sia il luogo di nascita, ciò che non cambia è il risultato: il tiramisù è un dolce a strati nel quale sotto una copiosa spolverata di cacao amaro in polvere si alternano biscotti inzuppati nel caffè e una crema di uova, zucchero e mascarpone. Ogni famiglia ha la sua variante, soprattutto per quanto riguarda i biscotti utilizzati, che però nella ricetta tradizionale sono rappresentati dai savoiardi (altrimenti sostituiti da biscotti secchi).
Come abbiamo anticipato, dalla ricetta tradizionale del tiramisù è nato un nuovo dolce con birra: il birramisù. Alla base di questo dolce al cucchiaio c’è una semplice mossa: al posto del caffè, o in aggiunta, viene utilizzata una birra scura, normalmente una Stout, una Porter o, più raramente, una Brown Ale, stili che hanno note torrefatte e di frutta secca simili a quelle che si possono trovare nel caffè.
Preparare il birramisù è piuttosto semplice:
La birra migliore per il birramisù, come si diceva, è da cercare tra gli stili scuri di stampo inglese o tedesco, quindi Stout, Porter, Brown Ale e Schwarz.
Vanno escluse interpretazioni di queste birre con un impiego marcato di luppolo, le cui sensazioni aromatiche porterebbero troppo lontano dal gusto desiderato. Vanno, invece, predilette interpretazioni morbide dello stile dove siano le sensazioni di tostatura e torrefazione a prevalere.
Se si cerca una sensazione più dolce è preferibile optare per una Brown Ale, mentre se si cerca una nota più marcata e che possa contrastare più decisamente con la dolcezza della crema si può optare per una Stout o una Porter.
Un elemento da tenere in considerazione nello scegliere la birra è la leggera acidità che hanno spesso le birre scure: è preferibile optare per prodotti dove questa nota acidula sia minima. Una buona opzione può essere quella di indirizzarsi verso chocolate o coffee Stout nelle quali alle note di torrefazione del malto si aggiungono quelle del cioccolato o del caffè aggiunto alla birra.
Se, invece, si vuole provare qualcosa di completamente diverso, ci si può dirigere verso una delle varianti più famose del tiramisù, quella alle fragole. Si può quindi preparare un birramisù alle fragole inzuppando i savoiardi in una Blanche (come la Isaac di Baladin) e alternando a essi strati di crema – la stessa o una chantilly preparata mescolando delicatamente una parte di crema pasticcera e una di panna montata – e di fragole a tocchetti (magari lasciati a marinare per una decina di minuti con qualche cucchiaio di birra). Giunti all’ultimo strato si può completare con una leggera nota di arancia ottenuta grattugiando la scorza di un frutto non trattato.
Parlando di alternative al birramisù, esistono anche altri dolci al cucchiaio aromatizzati alla birra. Si può, per esempio, realizzare un sorbetto partendo dalla birra, oppure una panna cotta o una bavarese, che possono poi essere completate da un caramello ottenuto facendo ridurre in un pentolino a fiamma bassa la stessa birra impiegata nella preparazione del dessert.
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